STORIA E PRODUZIONE
La bottega di Marcello Fasano è legata all’arte della ceramica da una lunga tradizione che si tramanda di padre in figlio, da ormai 4 generazioni.
Nonno Francesco, pilastro della ceramica grottagliese, passa le redini dell’azienda al figlio Gaetano, il quale fin da subito educa il piccolo Marcello alla continuità della secolare attività familiare.
Marcello, figlio d’arte, si distingue fin da subito per le sue capacità e tutti gli insegnamenti paterni hanno contribuito a formare nel corso degli anni l’imprenditore e artigiano che è oggi!
Negli ultimi anni Marcello ha cambiato radicalmente il modo di lavorare la ceramica, portandola da quella rude e grossolana di un tempo a quella elegante e raffinata di oggi.
Le opere di innovazione non finiscono mai.
La bottega di Marcello è sempre alla ricerca di forme e decorazioni innovative per la realizzazione di nuovi progetti, grazie al costante aiuto datogli dal figlio Gaetano, che dal nonno non ha ereditato soltanto il nome, ma anche l’innata capacita di reinventare quest’arte.
Anche se lo stile cambia, a non cambiare sono i rigidi standard qualitativi i quali concorrono alla costante ricerca della perfezione che sin dal principio ha contraddistinto la bottega.
L’uso di materiali qualitativamente elevati insieme all’eccelsa conoscenza e competenza dei maestri ceramisti ha consentito alla storica bottega di distinguersi. Ciò ha permesso di servire una clientela che apprezza tutto il duro lavoro che si cela dietro questa affascinante arte.
UNO SGUARDO ALLA FILIERA PRODUTTIVA
Tornitura
L’arte della tornitura è fondamentale per la creazione di manufatti cercamici.
La maestria che contraddistingue l'artigiano fa sì che egli da un semplice e anonimo pezzo d'argilla dia vita a capolavori unici nel loro genere.
Essiccazione
Un’essiccazione lenta e costante del prodotto fa si che tutta l’acqua contenuta nell’argilla evapori.
Grazie a questo passaggio il manufatto, durante il processo di cottura, non subirà lesioni.
Cottura
Successivamente è il forno ad accogliere l’oggetto iniziando così un processo di cottura chiamato biscottatura.
Quest’ultima ha come scopo l’espulsione delle ultime particelle di acqua contenute nel prodotto.
Il forno, arrivando alla temperatura di 1000 gradi, cuoce uniformemente l’oggetto che sarà poi pronto per la smaltatura e la cottura finale.
Smaltatura
Dopo la prima cottura, il prodotto verrà immerso nello smalto del colore prescelto per poi cuocerlo nuovamente per favorire la vetrificazione dello stesso.